La sede del Conservatorio Etnobotanica di Castelluccio Superiore, in provincia di Potenza, è ubicata in un antico palazzo signorile nel centro storico del borgo. Castelluccio Superiore è abbarbicato sulle pendici del massiccio del Pollino e si affaccia sulla Valle del Mercure, definita per il monachesimo orientale o italo-greco una vera e propria “Valle Sacra” nella quale hanno vissuto decine di Santi. La posizione e l’esposizione del piccolo centro nella zona, comprende varie fasce fitoclimatiche e quindi una biodiversità vegetale ricca e variegata.
La sede del Conservatorio è composta da varie aule che contengo al loro interno xiloteca, spermoteca, gemmoteca, aromateca, biblioteca, sala microscopia, erbario, laboratorio di fitoalimurgia, Giardino delle Misule.
L’Erbario è una collezione di piante essiccate attaccate ad un foglio con delle note accanto che indicano: nome italiano, nome scientifico, famiglia (in questo caso essendo un erbario), l’utilizzo, l’uso etnobotanico, il luogo di raccolta e la data di raccolta.
La sua funzione consiste nella conservazione di questi campioni per poi utilizzarli per lo studio.
La sala microscopia viene utilizzata per analizzare campioni, soprattutto in fase di riconoscimento ma anche per la didattica.
Al suo interno, troviamo un microscopio che viene utilizzato per una sezione dei tessuti utilizzando il microtomo per vedere quelle che sono le cellule e i tessuti. Successivamente questi tessuti vengono posizionati su dei vetrini coperti a loro volta da coprivetrini con l’aggiunta di una soluzione liquida che permette alla luce che arriva dal basso di attraversare il campione e quindi osservare l’immagine dal binoculare o dal monoculare.
Un altro tipo di microscopio contenuto all’interno del conservatorio è lo stereoscopio, che non utilizza il vetrino, c’è una luce che battendo sul campione riflette l’immagine, quindi la morfologia esterna degli organi vegetali.
La biblioteca tematica ospitata nel Conservatorio Etnobotanica di Castelluccio Superiore contiene un’ampia selezione di libri per tutto ciò che riguarda la Botanica; la Botanica Farmaceutica, la Botanica delle piante ad uso diverso, artigianale, per costruire utensili e quant’altro e ovviamente l’uso dei libri pertinenti all’Etnobotanica e l’Etnomedicina stessa, oltre tutto ciò che riguarda la Botanica, come gli aspetti antropologici che l’uomo in qualche modo ha maturato nei secoli. Si tratta di una Biblioteca scientifica, culturale, letteraria, ma anche specifica dell’oggetto di studio che è l’Etnobotanica stessa. Serve per supportare la formazione del programma didattico del Conservatorio, ma anche per le attività di ricerca e di aggiornamenti, attualizzazione dello studio dell’Etnobotanica stessa. Avrà un valore di supporto didattico per i corsisti che verranno a frequentare il Conservatorio, ma anche come patrimonio culturale in se, visto che il Conservatorio ha questo obiettivo, preservare il sapere e quindi la biblioteca è la parte documentale di tutte le pubblicazioni che poi man mano verranno ospitate nella biblioteca stessa.
Custode della biodiversità Mediterranea, il giardino delle piante officinali, comprende circa 150 piante per lo più autoctone. È un giardino botanico tematico, sorto nel 2015 in località Foresta nel territorio di Castelluccio Superiore, nel mezzo della natura. Rappresenta un punto di riferimento di Evra Italia, azienda leader nell’estrazione di piante officinali. Situato a circa 750 mt. di altitudine, si estende su un’area di circa 5.000 mq. distinto in vari appezzamenti che ospitano le piante che curano i disturbi fisici; un’area di piante aromatiche; una adibita ad orto stagionale e un campo catalogo con 29 specie di antichi prugneti lucani. Collegato con l’Hortus, si trova un locale da adibire a laboratorio per esercitazioni didattiche, destinato a studenti e visitatori. Poco distante si trovano altri appezzamenti di terreno per una superficie totale di circa due ettari, utilizzati in parte ad area boschiva spontanea, e in parte per l’impianto di un meleto autoctono locale e per la coltivazione di piante officinali locali (rosmarino, salvia, melissa, menta ecc.)